La differenza tra saper fare e saper divulgare

Ci sono professionisti veramente in gamba, che dedicano tutto il loro tempo al fare. Nella loro materia sono dei mostri sacri: preparati, affidabili, aggiornati, precisi. Portano risultati, i loro clienti sono soddisfatti, i colleghi li stimano.
Però queste persone non scrivono, non partecipano, non si fanno vedere: non divulgano il loro sapere e sé stessi, in quanto portatori di sapere.
Quando divulgano, ottengono risultati che vanno dal discreto al pessimo, non certo all’altezza della qualità di quello che fanno. Non è detto che non condividano, ma spesso lo fanno con le poche persone che hanno attorno.
Il perché, varia: non sto parlando qui di chi decide di non divulgare o non lo mette tra le sue priorità. Ma di chi non ha le abilità necessarie per saper divulgare. Per esempio ha poca propensione a mettersi in mostra, è dotato di scarse abilità nella scrittura/oratorie, non raggiunge una organizzazione ottimale del suo tempo, in modo da averne a disposizione anche per divulgare.

Ci sono professionisti che fanno della divulgazione del sapere il loro punto di forza. Con uno spunto molto semplice riescono a costruire un articolo, un post, un intervento eccellenti. Costruiscono reti di relazioni fatte di grande stima, hanno i loro fan pronti a complimentarsi e a sostenerli ad ogni nuova pillola di sapere diffuso. Sanno conquistare con le parole, fanno gli esempi giusti, intervengono nelle discussioni al momento giusto, riescono a trasmettere con passione il loro sapere.
Ma non è detto che sappiano fare.
A volte, se si va a scavare, si scopre che poi mettono in pratica ciò di cui parlano con risultati scarsi o discontinui. Non dedicano al fare il tempo necessario, non hanno tenacia, sono superficiali, non sanno lavorare in gruppo o si perdono a lavorare da soli.
Questi sono naturalmente i due opposti, ho tirato molto agli estremi. In mezzo ci sono professionisti che sanno fare alla grande entrambe le cose, professionisti che non sanno fare bene nessuna delle due, e poi molti che fanno bene soprattutto una o l’altra.

Ho la fortuna di lavorare o avere lavorato con entrambi gli opposti e con molte persone che si collocano tra i due estremi descritti qui sopra.

Ma penso che il saper divulgare debba sempre più entrare a far parte del saper fare. Nella divulgazione ci vedo la collaborazione. Se non condividi, non ti confronti. Se non ti confronti, come fai a continuare ad imparare?

In bocca al lupo a FradeFra che decide di scrivere solo sul suo blog e grazie a Tambu per avermi fatto tirare fuori dal cassetto questo post che ho in mente da tempo.

Scritto il:
in: Riflessioni

3 commenti

  • steve

    Such a awesome post. Explain the matter very intelligently. Good job on that.

  • fradefra

    Per inciso... non hai "pingato" per il trackback?

  • fradefra

    Grazie per la citazione e per l'augurio (sperando che sia il lupo a crepare), Miriam. A me piace divulgare ciò che so, sia nell'ambito del Web Marketing, sia in tutti gli altri. Tenendo corsi ed anche scrivendo, non c'è soddisfazione più grande che vedere un tuo allievo o un tuo lettore diventare piano piano più bravo di te, farsi una posizione e diventare stimato. Sai di aver contribuito alla sua crescita. A volte, a 47 anni, mi giro indietro a guardare il mio passato per vedere cosa trovo. Niente casa faraonica, niente auto Ferrari, niente conti correnti stratosferici. Parrebbe che la vita non sia servita a nulla. Invece... ci sono due meravigliosi figli e tante persone che so di aver aiutato a diventare qualcuno. La vita è valsa eccome!

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