Leggo su Pubblicità Italia che il quotidiano La Repubblica, dopo aver aperto gli archivi pochi mesi fa, adesso li rende disponibili ai motori di ricerca. Secondo l’articolo, anche La Repubblica sceglie di aderire allo standard ACAP, un robots.txt avanzato e fortemente voluto dagli editori per regolare i rapporti con i motori di ricerca.
Che per ora dicono: grazie, ma il robots.txt per noi è sufficiente.
Sull’argomento:
Il sito dell’ACAP, da cui la presentazione e finalità del protocollo
“ACAP (Automated Content Access Protocol) is a non-proprietary, global permissions tool that puts content owners in control of their online content in a way that is conducive to developing new online business models, putting new, high-quality content on the net and to maximizing the benefits of the relationship with search engines.”
Un elenco aggiornato delle testate che hanno segnalato ad ACAP la loro adesione allo standard.
La notizia del rifiuto di Google ad applicare lo standard previsto dall’ACAP. (12 marzo 2008)
La risposta di Gavin O’ Reilly, presidente della World Association of Newspapers a Rob Jonas, head of media and publishing partnerships for Europe di Google. (13 marzo 2008)
E tu che ne pensi? Stai dalla parte di Google o da quella degli editori?
PS: Grazie a Mauro di Tesionline che mi ha segnalato la notizia.