Search Engine Strategies: 3 di 4 – II

Oggi ho seguito anche due seminari su temi ‘spinosi’ legati al PPC: click fraud e uso non autorizzato dei marchi. In entrambi c’era una presenza abbondante di avvocati tra i relatori, questo la dice lunga su quanto le aziende si stiano divertendo a vedere il loro marchio usato dai concorrenti (ma poi si scopre che si divertono anche a usare quello dei concorrenti! 😉 o i loro annunci cliccati in modo sportivo.

Nel primo, la conclusione è: difficilmente si troverà una soluzione definitiva al problema dei click fraudolenti, quindi chi fa ppc deve vigilare e i motori di ricerca – che hanno accesso a moltissime informazioni utili ad individuare attività di click fraud – per conservare la loro credibilità devono collaborare.

Per quanto riguarda il secondo, la legislazione americana è diversa da quella italiana ed europea in generale. Qui il nocciolo della questione è: l’uso non autorizzato del marchio genera confusione nel consumatore? Se sì il giudice procede, se no il problema non si pone. Il caso analizzato in particolare è stato Geico (assicurazioni) vs. Google, caso ancora aperto ma che sarà senz’altro una sentenza storica sull’argomento. Per ora la giudice ha verbalmente dato ragione a Geico per gli annunci di concorrenti o altri soggetti che esponevano il marchio Geico – oltre ad usarlo come parola chiave – mentre ha sospeso il giudizio per gli annunci in cui il marchio non compare.

Parola del giorno: class action (dai presenti è uscita la proposta di aprire una class action per le click fraud e gli avvocati si leccavano i baffi…)

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in: Un mix

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