Ancora novità sull’uso non autorizzato di marchi registrati in campagne pay per click. Questa volta ad alzare la voce sono tre marchi del turismo britannico, Thomas Cook, First Choice e Thomson. Per ora non passeranno alla denuncia come aveva fatto con successo la catena francese Le Meridien, ma hanno richiesto a Google la sospensione di tutte le campagne che utilizzano in modo non autorizzato marchi da loro registrati.
Alle aziende detentrici dei marchi spetta il compito di vigilare, ma è giusto che l’onere della prova spetti a chi il marchio lo detiene legalmente e investe per diffonderlo e costruirne la credibilità e percezione?